Antiche   Memorie

Soffitte abbandonate dalla memoria antica,

dove gechi, amici silenziosi, sonnecchiano,

in una dimensione quasi incerta di sogni e realtà.

Dal balcone fiorito da gerani dai colori cremisi,

il mare protendersi allo sguardo,

con le distese di sabbia portata via dal vento.

L’ antico ciliegio, legato alla nuda terra, da radici,

dalle foglie ingiallite dalle metamorfosi del tempo,

come custode perenne,

di cose mutabili e immutabili,

per questa vita e un’ altra vita

dove il ricordo muore e rinasce

in un altro ricordo nuovo e già trascorso.

Lo spaventapasseri dal volto di paglia,

con il vestito sdrucito e la giacca unta,

rubata al contadino disattento,

ora si anima e vive di un sorriso attonito,

guardiano solitario di messi e raccolti,

ora che la pioggia e il vento gelido

ne scalfiscono i contorni informi.

Rosai di melograni sgranati,

deposti in ceste di saggina,

in un tempo piatto che non trascorre,

che nulla abbandona, nulla si riprende,

ora che i silenzi interrompono altri silenzi

e ombre e luci si sovrappongono inutilmente.

Le voci  confuse e contorte,

che  si perdono in lontananza,

come violini dalle corde spezzate,

la preghiera soffusa nella chiesetta immaginaria,

il conforto all’ agonia senza sapore di morte,

l’ abbandono verso l’ultimo rimorso.

per non dimenticare!

Poesia vincitrice della 11° edizione Premio Poesia Città di Partanna

26  Maggio 2006 Menzione speciale della giuria, meritevole di pubblicazione.